L’equitazione è uno sport utile per la crescita psico-motoria dei giovani, sviluppa un forte senso di responsabilità e lealtà. Questa pratica sportiva può diventare anche terapeutica se rivolta a soggetti affetti da disagi o problemi relazionali, in quanto il cavallo, a differenza delle altre attività ludico-ricreative, è vivo, si muove, reagisce, sente e pensa: questo stimola l’allievo a stabilire un rapporto non solo fisico ma anche empatico.

Il cavallo, in particolare, per le sue caratteristiche può diventare un grande mediatore relazionale, in quanto nella dinamica di scambio cavallo-uomo, rappresenta un interlocutore neutro e disponibile: si lascia accarezzare, stringere, toccare, ma pone anche dei limiti, chiedendo di essere rispettato e accudito. E’ un animale grande, imponente, che tuttavia si lascia conquistare e comandare. Il rapporto con il cavallo risulta quindi ricco di valenze affettive, finalizzato a costruire delle competenze, in un ambito in cui le regole sono chiare, ma non vi è rigidità bensì reciproco rispetto ed ascolto.

L’attività equestre porta alla progressiva acquisizione di sicurezza, di fiducia nelle proprie capacità, favorisce il superamento delle paure e la conquista di un elevato grado di autonomia; stimola la coordinazione motoria, il senso dell’equilibrio e aiuta il rilassamento fisico e mentale.